5 tappe in 4 giorni: emozioni e scoperte

Itinerario 5 tappe in 4 giorni - emozioni e scoperte

5 stages in 4 days: emotions and discoveries – 5 etapas en 4 días: emociones y descubrimientos

Il Molise racconta, arricchisce, entusiasma e stupisce. In pochi giorni e coprendo brevi distanze avrete la possibilità di conoscere tante sfaccettature di questa piccola grande regione dove arte, storia, archeologia, tradizioni e natura si fondono e confondono in perfetta armonia per regalarvi una vacanza da sogno. E’ il Molise che non ti aspetti, fatto di continue scoperte, di borghi, chiese, siti millenari e talenti che affondano le loro radici nella notte dei tempi. Quattro giornate indimenticabili in cinque paesi molto diversi fra loro accumunati solo dalla buona cucina dove le eccellenze del territorio sono le indiscusse protagoniste di ogni piatto! Luoghi in cui ritrovare se stessi e le proprie origini anche solo passeggiando nei centri storici dove ogni casa narra una storia legata al vostro passato.

Molise tells, enriches, excites and amazes. In a few days and covering short distances you will have the opportunity to know many facets of this small great region where art, history, archeology, traditions and nature come together in perfect harmony to give you a dream holiday. It is the Molise that you do not expect, made of continuous discoveries, villages, churches, ancient sites and talents that have their roots in the mists of time. Four unforgettable days in five countries very different from each other united only by good food where the excellence of the territory are the undisputed protagonists of each dish! Places where you can find yourself and your origins just walking in the historic centers where each house tells a story linked to your past.

El Molise cuenta, enriquece, entusiasma y sorprende. En pocos días y cubriendo cortas distancias tendrás la posibilidad de conocer muchas facetas de esta pequeña gran región donde arte, historia, arqueología, tradiciones y naturaleza se funden y confunden en perfecta armonía para regalarte unas vacaciones de ensueño. Es el Molise que no te esperas, hecho de continuos descubrimientos, de pueblos, iglesias, sitios milenarios y talentos que hunden sus raíces en la noche de los tiempos. Cuatro días inolvidables en cinco países muy diferentes entre sí, ¡solo atendidos por la buena cocina donde las excelencias del territorio son las protagonistas indiscutibles de cada plato! Lugares donde encontrarse a uno mismo y sus orígenes paseando por los centros históricos donde cada casa cuenta una historia ligada a su pasado.

Giorno 1 – Agnone: un viaggio fra chiese, storia e rintocchi di campane

Day 1 – Agnone: a journey through churches, history and chimes – Día 1 – Agnone: un viaje entre iglesias, historia y campanadas

Agnone

Agnone è una piccola città dell’Alto Molise fornita di tutto, dove, fra piazze e strade ricche di bar e negozi, pullula la vita di un popolo fiero delle sue tradizioni. La visita inizia in Piazza Unità d’Italia e da qui prosegue nel centro storico dove fanno bella mostra di sé le tante chiavi di volta poste sui portali delle case ad indicare come in quei luoghi abbiano vissuto benestanti famiglie nobiliari. Agnone conta ben 14 chiese fra il centro abitato ed il territorio circostante e molte di queste le incontrerete e visiterete durante la piacevole passeggiata appena iniziata. La prima è quella di Sant’Antonio Abate, risalente al 1118 e trionfo del barocco molisano. Oltrepassati Porta San Nicola e Largo Dante Alighieri avrete modo di ammirare dall’esterno il bellissimo palazzo Tirone di fine ‘800 dove sognare ad occhi aperti carrozze e nobili elegantemente vestiti che si recano ad una festa o escono per una battuta di caccia. Da qui il passo è breve per giungere alla chiesa madre di San Marco Evangelista edificata dell’XI secolo e posta in posizione panoramica sulla vallata che circonda la città. Custodisce la statua di San Cristanziano, patrono della città. Dopo la Porta Simiurna ancora un’altra chiesa, quella dedicata a San Pietro Apostolo, la più antica della città. Questo luogo di culto racconta una delle tradizioni più sentite, quella del Natale agnonese legato agli artigiani ramai e che inizia il 21 novembre con la dolce melodia della Pastorale. Interessantissima risulterà la visita del Museo Civico di Palazzo San Francesco e della Biblioteca: convento fino al 1343, oggi ospita al Comune di Agnone ed un fondo librario di oltre 60.000 titoli. E ancora: la chiesa di San Francesco, Palazzo Nuonno con annessa bottega orafa, Belvedere della Ripa, Piazza Plebiscito e la chiesa di Sant’Emidio risalente all’anno 1000. Come se non bastasse, Agnone ha una particolarità unica in Molise: una colonia di veneziani vi si stabilì, intorno all’anno 1000, al seguito di Landolfo Borrello che era stato militare al servizio del Doge Pietro Orseolo e lasciò innumerevoli testimonianze sui palazzi e lungo le strade …a voi scoprirle tutte! A pranzo non potrete non provare i deliziosi prodotti caseari di Agnone, a cominciare dal Caciocavallo prodotto con latte vaccino molisano e poi continuare con altri formaggi e scamorze. Nel pomeriggio una tappa obbligata, quella presso la Pontificia Fonderia di Campane Marinelli che, da oltre mille anni, lavoro oro, rame, ferro e bronzo. All’interno della bottega (come la famiglia suole chiamarla) si respira un’aria antica dove polvere e storia si mescolano all’arte e al talento di chi ha fatto della fusione delle capane la propria ragione di vita. Un’esperienza unica che potrete unire alla visita del Museo Storico della Campana Giovanni Paolo II in cui sono documentate origine, storia e tradizioni riferite alle campane ed è esposta la più vasta collezione al mondo di bronzi sacri tra cui la preziosissima “campana dell’anno mille”.

Agnone is a small town in Upper Molise with everything, where, among squares and streets full of bars and shops, the life of a people proud of its traditions abounds. The visit begins in Piazza Unità d’Italia and from here continues in the historic center where the many keystones placed on the portals of the houses to indicate how in those places have lived wealthy noble families. Agnone has 14 churches between the town and the surrounding area and many of these you will meet and visit during the pleasant walk just begun. The first is that of Sant’Antonio Abate, dating back to 1118 and the triumph of the Molise Baroque. Past Porta San Nicola and Largo Dante Alighieri you will have the opportunity to admire from the outside the beautiful Palazzo Tirone of the late ‘800 where you can daydream of carriages and nobles elegantly dressed who go to a party or go out for a hunt. From here the pass is short to reach the mother church of San Marco Evangelista built in the eleventh century and placed in a panoramic position on the valley that surrounds the city. It houses the statue of San Cristanziano, patron saint of the city. After the Simiurna Gate there is another church, dedicated to Saint Peter the Apostle, the oldest in the city. This place of worship tells of one of the most heartfelt traditions, that of Agnonese Christmas linked to the coppersmiths and that begins on 21 November with the sweet melody of the Pastoral. Interesting will be the visit of the Civic Museum of Palazzo San Francesco and the Library: convent until 1343, now houses the City of Agnone and a library of over 60,000 titles. And more: the church of San Francesco, Palazzo Nuonno with adjoining goldsmith’s workshop, Belvedere della Ripa, Piazza Plebiscito and the church of Sant’Emidio dating back to the year 1000. As if that were not enough, Agnone has a unique peculiarity in Molise: a colony of Venetians settled there, around the year 1000, following Landolfo Borrello who had been a soldier in the service of the Doge Pietro Orseolo and left countless testimonies on the palaces and along the streets …to you discover them all! At lunch you can not but try the delicious dairy products of Agnone, starting with Caciocavallo produced with cow’s milk from Molise and then continue with other cheeses and scamorze. In the afternoon a must, the one at the Pontifical Foundry of Campane Marinelli that, for over a thousand years, work gold, copper, iron and bronze. Inside the shop (as the family calls it) you can breathe an ancient air where dust and history are mixed with the art and talent of those who have made the fusion of capane their reason for living. A unique experience that you can combine with a visit to the Museo Storico della Campana Giovanni Paolo II in which the origin, history and traditions related to the bells are documented and the world’s largest collection of sacred bronzes including the precious “bell of the year one thousand”. 

Agnone es una pequeña ciudad del Alto Molise, llena de todo, donde, entre plazas y calles llenas de bares y tiendas, pulula la vida de un pueblo orgulloso de sus tradiciones. La visita comienza en Piazza Unità d’Italia y desde aquí continúa en el centro histórico donde se muestran las muchas llaves de bóveda colocadas en los portales de las casas para indicar cómo en esos lugares vivieron familias nobles ricas. Agnone cuenta con 14 iglesias entre el centro habitado y el territorio circundante y muchas de ellas las encontrarás y visitarás durante el agradable paseo que acaba de comenzar. La primera es la de San Antonio Abad, que data de 1118 y triunfo del barroco molisano. Más allá de Porta San Nicola y Largo Dante Alighieri podrás admirar desde el exterior el hermoso palacio Tirone de finales del siglo XIX donde soñar con los carruajes y nobles elegantemente vestidos que van a una fiesta o salen a cazar. Desde aquí el paso es Breve para llegar a la iglesia madre de San Marco Evangelista edificada en el siglo XI y colocada en posición panorámica sobre el valle que rodea la ciudad. Custodia la estatua de San Cristanziano, patrón de la ciudad. Después de la Puerta Simiurna otra iglesia, la dedicada a San Pedro Apóstol, la más antigua de la ciudad. Este lugar de culto cuenta una de las tradiciones más sentidas, la de la Navidad agnonesa vinculada a los artesanos ramai y que comienza el 21 de noviembre con la dulce melodía de la Pastoral. Muy interesante será la visita del Museo Cívico del Palacio San Francisco y de la Biblioteca: convento hasta 1343, hoy alberga el Ayuntamiento de Agnone y un fondo de libros de más de 60.000 títulos. Y también: la iglesia de San Francisco, Palazzo Nuonno con taller de orfebrería anexo, Belvedere della Ripa, Piazza Plebiscito y la iglesia de Sant’Emidio del año 1000. Por si fuera poco, Agnone tiene una particularidad única en Molise: una colonia de venecianos se estableció allí, alrededor del año 1000, Siguiendo a Landolfo Borrello que había sido militar al servicio del Dogo Pietro Orseolo y dejó innumerables testimonios sobre los palacios y a lo largo de las calles …a usted descubrirlas todas! En el almuerzo, no puede dejar de probar los deliciosos productos lácteos de Agnone, comenzando con el Caciocavallo producido con leche de vaca molisana y luego continuar con otros quesos y scamorze. Por la tarde una etapa obligada, la de la Pontificia Fundición de Campane Marinelli que, desde hace más de mil años, trabaja oro, cobre, hierro y bronce. Dentro del taller (como la familia suele llamarlo) se respira un aire antiguo donde el polvo y la historia se mezclan con el arte y el talento de quien ha hecho de la fusión de las capanas la propia razón de vida. Una experiencia única que se puede combinar con la visita del Museo Histórico de la Campana Juan Pablo II en el que se documenta el origen, la historia y las tradiciones relacionadas con las campanas y se expone la mayor colección del mundo de bronces sagrados, incluyendo la preciosísima “Campana del año mil”. 

Giorno 2 – Pietrabbondante e Pescolanciano: lì dove affondano le nostre radici

Day 2 – Pietrabbondante and Pescolanciano: where our roots are rooted – Día 2 – Pietrabbondante y Pescolanciano: allí donde hunden nuestras raíces

Pietrabbondante

Sono circa 20 i chilometri che separano Agnone da Pietrabbondante, un breve percorso che vi trasporterà indietro nel tempo fino al IV secolo a. C., epoca a cui risale la parte più antica dell’area archeologica scavata a 966 metri sul livello del mare. Un luogo dove storia e natura si uniscono e raccontano di un popolo guerriero, i Sanniti, che tanto ha lasciato nel DNA dei molisani ovunque vivano nel mondo. Quella che visiterete è un’area sacra anche sede di concilia, cioè delle adunanze del senato indette in particolari occasioni. I primi scavi, realizzati nel XIX secolo dai Borboni, misero in luce il Teatro (che poteva contenere fino a 2.500 spettatori), il Tempio piccolo e le strutture poste tra i due edifici. Di seguito vennero portati alla luce il Tempio Grande, la domus publica ed il monumento funerario della famiglia dei Socellii che divenne proprietaria del santuario e delle sue pertinenze. Camminare sulle pietre che calpestarono i nostri progenitori sarà un’esperienza emozionante e coinvolgente!

There are about 20 kilometers that separate Agnone from Pietrabbondante, a short path that will transport you back in time until the fourth century B.C. , a period that dates back to the oldest part of the archaeological area excavated at 966 meters above sea level. A place where history and nature come together and tell of a warrior people, the Samnites, who left so much in the DNA of Molise wherever they live in the world. What you will visit is a sacred area also seat of conciliation, that is, meetings of the senate held on particular occasions. The first excavations, carried out in the nineteenth century by the Bourbons, brought to light the Theatre (which could hold up to 2,500 spectators), the small Temple and the structures placed between the two buildings. Afterwards the Tempio Grande, the domus publica and the funerary monument of the Socellii family that became the owner of the sanctuary and its pertinences were brought to light. Walking on the stones that trampled our ancestors will be an exciting and engaging experience!
Son unos 20 kilómetros los que separan Agnone de Pietrabbondante, un corto recorrido que os transportará en el tiempo hasta el siglo IV a. C., época en la que se remonta la parte más antigua del área arqueológica excavada a 966 metros sobre el nivel del mar. Un lugar donde historia y naturaleza se unen y cuentan de un pueblo guerrero, los sannitas, que tanto ha dejado en el ADN de los molisanos dondequiera que vivan en el mundo. La que visitaréis es un área sagrada también sede de concilia, es decir, de las reuniones del senado convocadas en ocasiones particulares. Las primeras excavaciones, realizadas en el siglo XIX por los Borbones, destacaron el Teatro (que podía albergar hasta 2.500 espectadores), el Templo pequeño y las estructuras colocadas entre los dos edificios. A continuación se sacaron a la luz el Templo Grande, la domus publica y el monumento funerario de la familia Socellii que se convirtió en propietaria del santuario y de sus pertenencias. ¡Caminar sobre las piedras que pisaron nuestros antepasados será una experiencia emocionante y adictiva!

Pescolanciano

Un paese antichissimo risalente anch’esso all’epoca sannita, abbandonato dopo il rovinoso terremoto del 1456 e ripopolatosi nei secoli successivi. Sono ancora visibili la cinta muraria e la torre di Santa Maria dei Vignali a testimonianza delle origini del borgo. Qui potrete visitare la chiesa parrocchiale di San Salvatore, il Museo dei Castelli d’Italia e quello della Civiltà Contadina, oltre al Museo delle Ceramiche che trova la sua origine nella piccola fabbrica che, fra il 1780 ed il 1795, nelle pertinenze del castello, sfornò prodotti di varie tipologie e materiali (piatti, vasellame, teiere, zuppiere, nonché busti e soggetti neoclassici in biscuit), tanto da diventare temuto concorrente della regia fabbrica di Capodimonte a Napoli. Era questa una realtà assolutamente singolare in terra molisana. Il monumento più importante presente in paese e che vale certamente una visita è il Castello d’Alessandro sorto su una fortificazione sannita e che si erge austero su uno sperone di roccia ai piedi del Monte Totila. Ebbe funzioni difensive per diversi secoli, fin quando, verso la metà del 1600, si decise di abbellirlo ed ampliarlo, opera che continuò quando il maniero passo sotto la famiglia dei d’Alessandro. Nel 1849 venne definitivamente trasformato in dimora gentilizia ed oggi è possibile ammirarlo in tutta la sua bellezza passando da un ambiente all’altro e vivendo le atmosfere che un tempo scandivano le giornate di chi lo abitava. Degna di nota la sala del trono con pavimentazione in ceramica di fine ‘700 ed il trono ligneo su cui sedevano il duca e la consorte che risale al 1500. Molto suggestivi il poste levatoio e le corde originali, ancora presenti in loco, che permettevano di alzarlo ed abbassarlo. Leggenda vuole che il castello sia abitato da fantasmi che la notte si divertono a fare rumori per impaurire i presenti, ma si sa …gli uomini credono in ciò che vogliono!

An ancient village dating back to the Samnite era, abandoned after the disastrous earthquake of 1456 and repopulated in the following centuries. You can still see the walls and the tower of Santa Maria dei Vignali to witness the origins of the village. Here you can visit the parish church of San Salvatore, the Museo dei Castelli d’Italia and the Museo della Civiltà Contadina, as well as the Museum of Ceramics which has its origin in the small factory that, between 1780 and 1795, in the pertinences of the castle, produced products of various types and materials (plates, pottery, teapots, bowls, as well as neoclassical busts and subjects in biscuits), so as to become a feared competitor of the factory of Capodimonte in Naples. This was an absolutely unique reality in Molise. The most important monument in the village and certainly worth a visit is the Castle of Alexander built on a Samnite fortification and which stands austere on a rock spur at the foot of Mount Totila. It had defensive functions for several centuries, until, towards the middle of 1600, it was decided to embellish and expand it, a work that continued when the manor passed under the family of d’Alessandro. In 1849 it was definitively transformed into a noble residence and today it is possible to admire it in all its beauty passing from one environment to another and experiencing the atmosphere that once marked the days of those who lived there. Worthy of note is the throne room with ceramic flooring of the late ‘700 and the wooden throne on which sat the Duke and wife that dates back to 1500. Very impressive drawbridge post and original ropes, still present on site, that allowed it to be raised and lowered. Legend has it that the castle is inhabited by ghosts who enjoy making noises at night to frighten those present, but you know …men believe in what they want!

Un pueblo antiguo que se remonta también a la época sannita, abandonado después del devastador terremoto de 1456 y repoblado en los siglos siguientes. Todavía se pueden ver las murallas y la torre de Santa Maria dei Vignali, testimonio de los orígenes del pueblo. Aquí podréis visitar la iglesia parroquial de San Salvatore, el Museo de los Castillos de Italia y el de la Civiltà Contadina, además del Museo de las Cerámicas que encuentra su origen en la pequeña fábrica que, entre 1780 y 1795, en los terrenos del castillo, Produjo productos de varios tipos y materiales (platos, vajillas, teteras, soperos, así como bustos y temas neoclásicos en biscuit), hasta el punto de convertirse en el temido competidor de la fábrica de Capodimonte en Nápoles. Esta era una realidad absolutamente singular en tierra molisana. El monumento más importante presente en el pueblo y que vale la pena visitar es el Castillo de Alejandro construido sobre una fortificación sannita y que se levanta austero sobre un espolón de roca a los pies del Monte Totila. Tuvo funciones defensivas durante varios siglos, hasta que, a mediados de 1600, se decidió embellecerlo y ampliarlo, obra que continuó cuando la mansión pasó bajo la familia de los d’Alessandro. En 1849 se transformó definitivamente en morada gentilicia y hoy es posible admirarlo en toda su belleza pasando de un ambiente a otro y viviendo las atmósferas que una vez marcaron los días de quien lo habitaba. Destaca la sala del trono con pavimento de cerámica de finales del siglo XVIII y el trono de madera en el que se sentaban el duque y la consorte que data del siglo XVI. Muy sugestivos son el poste levadizo y las cuerdas originales, todavía presentes en el lugar, que permitían levantarlo y bajarlo. Leyenda dice que el castillo está habitado por fantasmas que por la noche se divierten haciendo ruidos para asustar a los presentes, pero se sabe …los hombres creen en lo que quieren! 

Giorno 3 – I tanti volti di Civitanova del Sannio

Day 3 – The many faces of Civitanova del Sannio – Día 3 – Las muchas caras de Civitanova del Sannio

Civitanova del Sannio

Visitare Civitanova del Sannio ed il territorio ad esso circostante, significa conoscere tante realtà diverse ed interessantissime che spaziano dall’arte alla natura e dall’archeologia alla storia. Un paese vivo, accogliente e ricco di attrattive in cui il percorso inizia dalla croce stazionaria del 1441, una delle tante presenti nei paesi molisani. Non si sa con certezza dove si trovasse prima si essere collocata nel sito attuale, ma la vicinanza alla cappella di San Rocco, fa credere fosse avanti alla sua facciata. Ed è proprio in questo luogo di culto che potrete recarvi dopo aver oltrepassato la piazza intitolata al Giuseppe Pianese scienziato ed accademico nato a Civitanova del Sannio. Una chiesetta molto suggestiva eretta nel 1656 per lo scampato pericolo della pestilenza che in quell’anno fece tante vittime in tutta Europa. Scendendo lungo il corso ammirerete la Torre dell’Orologio per poi arrivare a Palazzo d’Alessandro ed entrare nel cuore del centro storico fino alla cattedrale dedicata a San Silvestro Papa costruita nell’XI secolo e ricca di opere di grande valore artistico a cominciare dal pregevole soffitto a cassettoni. Continuando a percorrere vicoli e strade e imbattendovi in piazzette e scalinate, giungerete alla casa di Antonio Cardarelli, medico di fama internazionale che nacque a Civitanova del Sannio nel 1831. Uscendo dal paese vi lascerete alle spalle il primo volto, quello del borgo e scoprirete il secondo quando arriverete al sito del Monastero Benedettino De Jumento Albo nelle vicinanze del fiume Trigno che fu uno dei primi insediamenti benedettini che fiorirono in Molise fra il 1000 e il 1100. Sarete catapultati indietro nel tempo e nelle mistiche atmosfere di un luogo dove vigeva la regola dell’ “hora et labora”, ammirerete i resti del monastero, della torre campanaria le pietre antiche dell’altare, le logge laterali e del presbiterio. Poi ancora un altro volto, quello più remoto che incontrerete spostandovi verso la montagna e precisamente al Morricone del Pesco: una delle prime testimonianze di arte rupestre in Molise. Spiccano figure animali, l’iconografia tipica del patrimonio artistico della tradizione tardo preistorica-protostorica e storica italiana di arte rupestre. Infine il volto selvaggio ed incontaminato della natura che esplode nella Montagnola Molisana, un luogo di rara bellezza che lascia senza fiato per i suoi boschi, i sentieri ed il meraviglioso panorama che può ammirarsi. Può essere senza dubbio definito il vero cuore del Molise con la sua neviera, la Vetta a 1.421 metri sul livello del mare ed il lago di San Lorenzo.

Visiting Civitanova del Sannio and the surrounding area means knowing many different and very interesting realities ranging from art to nature and archaeology to history. A lively country, welcoming and full of attractions where the route begins from the stationary cross of 1441, one of the many present in the countries of Molise. It is not known with certainty where it was before it was placed in the current site, but the proximity to the chapel of San Rocco, makes believe it was ahead of its facade. And it is in this place of worship that you can go after passing the square dedicated to Giuseppe Pianese scientist and academic born in Civitanova del Sannio. A very evocative church built in 1656 for the escape danger of the plague that in that year made many victims throughout Europe. Going down the course you will admire the Clock Tower and then arrive at Palazzo d’Alessandro and enter the heart of the historic center to the cathedral dedicated to Saint Sylvester Pope built in the eleventh century and rich in works of great artistic value starting from the valuable coffered ceiling. Continuing along alleys and streets and coming across squares and staircases, you will arrive at the home of Antonio Cardarelli, internationally renowned doctor who was born in Civitanova del Sannio in 1831. Leaving the country you will leave behind the first face, that of the village and you will discover the second when you arrive at the site of the Benedictine Monastery De Jumento Albo near the river Trigno which was one of the first Benedictine settlements that flourished in Molise between 1000 and 1100. You will be catapulted back in time and into the mystical atmospheres of a place where the rule of “hora et labora” applied, you will admire the remains of the monastery, the bell tower, the ancient stones of the altar, the side loggias and the presbytery. Then another face, the more remote one that you will encounter moving towards the mountain and precisely to Morricone del Pesco: one of the first examples of rock art in Molise. Animal figures stand out, the iconography typical of the artistic heritage of the late prehistoric-protohistorical and historical Italian tradition of rock art. Finally, the wild and uncontaminated face of nature that explodes in the Montagnola Molisana, a place of rare beauty that leaves you breathless for its woods, paths and the wonderful panorama that can be admired. It can undoubtedly be defined the true heart of Molise with its snow, the Summit at 1,421 meters above sea level and Lake San Lorenzo.

Visitar Civitanova del Sannio y el territorio que lo rodea, significa conocer muchas realidades diversas e interesantes que van del arte a la naturaleza y de la arqueología a la historia. Un pueblo vivo, acogedor y lleno de atractivos en el que el recorrido comienza con la cruz estacionaria de 1441, una de las muchas presentes en los pueblos de Molise. No se sabe con certeza dónde estaba antes de ser colocada en el sitio actual, pero la cercanía a la capilla de San Rocco, hace pensar que estaba delante de su fachada. Y es precisamente en este lugar de culto donde podréis ir después de haber pasado la plaza dedicada al Giuseppe Pianese científico y académico nacido en Civitanova del Sannio. Una pequeña iglesia muy sugestiva erigida en 1656 por el peligro de la pestilencia que en ese año causó muchas víctimas en toda Europa. Bajando por el curso admirarás la Torre del Reloj y luego llegarás al Palacio de Alejandro y entrarás en el corazón del centro histórico hasta la catedral dedicada a San Silvestre Papa construida en el siglo XI y rica de obras de gran valor artístico, comenzando por el valioso techo artesonado. Continuando por callejuelas y calles y encontrándote con plazas y escaleras, llegarás a la casa de Antonio Cardarelli, médico de fama internacional que nació en Civitanova del Sannio en 1831. Al salir del país dejarás atrás la primera cara, el del burgo y descubriréis el segundo cuando llegaréis al sitio del Monasterio Benedictino De Jumento Albo cerca del río Trigno que fue uno de los primeros asentamientos benedictinos que florecieron en Molise entre el 1000 y el 1100. Serás catapultado atrás en el tiempo y en las místicas atmósferas de un lugar donde se aplicaba la regla de la “hora et labora”, admirarás los restos del monasterio, de la torre campanaria las piedras antiguas del altar, las logias laterales y el presbiterio. Luego, otro rostro, el más remoto que encontrará moviéndose hacia la montaña y precisamente al Morricone del Pesco: uno de los primeros testimonios de arte rupestre en Molise. Destacan figuras animales, la iconografía típica del patrimonio artístico de la tradición tardo prehistórica-protohistórica e histórica italiana de arte rupestre. Por último, el rostro salvaje y virgen de la naturaleza que explota en la Montagnola Molisana, un lugar de rara belleza que deja sin aliento por sus bosques, senderos y el maravilloso panorama que puede admirarse. Sin duda se puede definir el verdadero corazón de Molise con su nieva, la Cima a 1.421 metros sobre el nivel del mar y el lago de San Lorenzo.

Giorno 4 – A Frosolone fra ferri taglienti, memoria e natura

L’ultimo giorno sarà contrassegnato da un borgo che conserva intatta la memoria di ognuno di noi. Un viaggio alla scoperta della vita nei nostri avi unita alla tradizioni mai perse ed alla natura che anche qui regna incontrastata. Il percorso inizia da piazza Alessandro Volta nelle cui vicinanze potrete subito visitare le botteghe dove ancora oggi lavorano i coltellinai che tramandano la nobile arte dei  ferri taglienti, caratteristica principale di Frosolone conosciuta in tutto il mondo ed attrattiva per tanti turisti ogni anno. Muovendovi nel centro storico potrete entrare nella chiesa di San Michele Arcangelo da cui ebbe origine il centro abitato e poi visitare il Museo dei Ferri Taglienti dove sono conservati centinaia di oggetti di elevato valore storico recuperati tra i collezionisti e gli eredi dei migliori lavoratori di forbici e coltelli del territorio locale e non solo. Subito dopo vi ritroverete in piazza della Vittoria dove, oltre ad un’antica croce viaria, è presente una delle tante porte di accesso al paese che, durante l’epoca delle incursioni dei briganti, venivano chiuse per non permettere loro di irrompere fra le case e la gente con le loro scorrerie. Di seguito consigliamo la visita della chiesa di San Pietro Apostolo per la presenza, al suo interno, di statue realizzate da Paolo Saverio Di Zinno, l’artefice dei Misteri che sfilano a Campobasso il giorno del Corpus Domini. Lungo la strada principale, poi, troverete due musei vicinissimi fra loro: il Museo Arti e Mestieri che sarà un vero tuffo nel passato grazie all’esposizione di manufatti e foto d’epoca che raccontano il meraviglioso universo delle antiche abilità degli artigiani locali ed il Piccolo Museo Occhi a Candela che raccoglie oggetti, attrezzi, dischi, documenti e libri risalenti all’800 ed al ‘900 per narrare il vissuto di una famiglia simile a tante altre del sud Italia: le partenze oltre Oceano di tanti molisani in cerca di fortuna, il lavoro delle donne rimaste sole a badare alla prole, la musica dei grammofoni, i ricordi dolorosi della guerra, la quotidianità dignitosa di gente povera che viveva fra le montagne i freddi inverni di una volta. Poi la chiesa di Santa Maria Assunta, la più importante del paese con bellissima facciata ed interno barocco e ancora un altro Museo, quello del Costume per ammirare i vecchi corredi, leggere lettere inviate dagli emigrati alle loro famiglie e scoprire tante curiosità legate ai nostri trascorsi. La pausa che dedicherete al pranzo sarà l’occasione per gustare succulenti prodotti caseari della zona e salumi di altissima qualità, un pasto che vi darà l’energia necessaria per affrontare la seconda parte della giornata salendo verso Colle dell’Orso. La prima tappa di questo cammino verso le nuvole sarà presso l’Eremo di Sant’Egidio con un giardino delizioso abbellito da sculture in pietra che rappresentano le stazioni della Via Crucis e la seconda alla Morgia Quadra, splendida falesia meta di arrampicatori provenienti da tutto il mondo. E poi su, verso il bosco, un bosco fitto e ricco di muschio avvinghiato alla roccia e sentieri che portano ad un “balcone” sulla vallata per ammirare tutta la bellezza del nostro Molise.

The last day will be marked by a village that preserves intact the memory of each of us. A journey to discover life in our ancestors combined with traditions never lost and nature that reigns here unchallenged. The route starts from Piazza Alessandro Volta in the vicinity of which you can immediately visit the shops where even today the cutlers who hand down the noble art of cutting irons work, Frosolone’s main feature known worldwide and attractiveness for many tourists every year. Moving in the historic center you can enter the church of San Michele Arcangelo from which the town originated and then visit the Museum of Cutting Irons where there are hundreds of items of high historical value recovered from collectors and heirs of best workers of scissors and knives of the local territory and not only. Immediately after you will find yourself in Piazza della Vittoria where, in addition to an ancient road cross, there is one of the many gates to the village that, during the era of raids of robbers, were closed to prevent them from breaking into houses and people with their raids. Below we recommend a visit to the church of San Pietro Apostolo for the presence, inside, statues made by Paolo Saverio Di Zinno, the architect of the Mysteries that parade in Campobasso on the day of Corpus Christi. Along the main road, then, you will find two museums very close to each other: the Museum of Arts and Crafts that will be a real dive into the past thanks to the exhibition of artifacts and vintage photos that tell the wonderful universe of the ancient skills of local artisans and the Small Museum Candle Eyes that collects objects, tools, disks, documents and books dating back to the ‘800 and ‘900 to narrate the life of a family similar to many others in southern Italy: the departures across the ocean of many Molise in search of luck, the work of women left alone to look after their offspring, the music of gramophones, the painful memories of war, the dignified daily life of poor people living in the mountains the cold winters of yesteryear. Then the church of Santa Maria Assunta, the most important of the country with beautiful facade and interior baroque and yet another Museum, that of the Costume to admire the old kits, read letters sent by emigrants to their families and discover many curiosities related to our past. The break dedicated to lunch will be an opportunity to enjoy succulent local dairy products and meats of the highest quality, a meal that will give you the energy you need to face the second part of the day going up to Colle dell’Orso. The first stage of this journey towards the clouds will be at the Hermitage of Sant’Egidio with a delightful garden embellished with stone sculptures representing the stations of the Way of the Cross and the second at the Morgia Quadra, beautiful cliff destination of climbers from all over the world. And then up, towards the forest, a thick and rich forest of moss clinging to the rock and paths that lead to a “balcony” on the valley to admire all the beauty of our Molise.

El último día estará marcado por un pueblo que conserva intacta la memoria de cada uno de nosotros. Un viaje al descubrimiento de la vida en nuestros antepasados unido a las tradiciones nunca perdidas y a la naturaleza que también aquí reina sin oposición. La ruta comienza en la Piazza Alessandro Volta, cerca de la cual se puede visitar rápidamente los talleres donde todavía trabajan los cuchilleros que transmiten el noble arte de las agujas afiladas, característica principal de Frosolone conocido en todo el mundo y atractivo para muchos turistas cada año. En el centro histórico se puede entrar en la iglesia de San Miguel Arcángel de la que se originó la ciudad y luego visitar el Museo de Afilados Ferries, donde se conservan cientos de objetos de alto valor histórico recuperados entre los coleccionistas y los herederos de los mejores trabajadores de tijeras y cuchillos del territorio local y no solo. Inmediatamente después os encontraréis en la plaza de la Victoria, donde, además de una antigua cruz viaria, está presente una de las muchas puertas de acceso al pueblo que, durante la época de las incursiones de los bandidos, fueron cerradas para no permitir que irrumpieran entre las casas y la gente con sus ataques. A continuación recomendamos la visita de la iglesia de San Pedro Apóstol por la presencia, en su interior, de estatuas realizadas por Paolo Saverio Di Zinno, el artífice de los Misterios que desfilan en Campobasso el día del Corpus Christi. A lo largo de la calle principal hay dos museos muy cerca: el Museo de Artes y Oficios que será una verdadera inmersión en el pasado gracias a la exposición de artefactos y fotos de época que narran el maravilloso universo de las antiguas habilidades de los artesanos locales y el Pequeño Museo Ojos a Candela que recoge objetos, herramientas, discos, documentos y libros de los siglos XIX y XX para narrar la vida de una familia similar a muchas otras del sur de Italia: las salidas al otro lado del océano de muchos molisanos en busca de fortuna, el trabajo de las mujeres que se quedaron solas cuidando a sus hijos, la música de los gramófonos, los recuerdos dolorosos de la guerra, la vida cotidiana digna de gente pobre que vivía en las montañas los fríos inviernos de antaño. Luego la iglesia de Santa Maria Assunta, la más importante del país con hermosa fachada e interior barroco y aún otro Museo, el del Costume para admirar los antiguos ajuares, leer cartas enviadas por los emigrantes a sus familias y descubrir muchas curiosidades relacionadas con nuestros pasados. La pausa que dedicará a la comida será la ocasión para degustar suculentos productos lácteos de la zona y embutidos de altísima calidad, una comida que le dará la energía necesaria para afrontar la segunda parte del día subiendo hacia Colle dell’Orso. La primera etapa de este camino hacia las nubes será en la Ermita de Sant’Egidio con un jardín encantador adornado con esculturas de piedra que representan las estaciones del Vía Crucis y la segunda a la Morgia Quadra, Impresionante acantilado meta de escaladores de todo el mundo. Y luego, hacia el bosque, un bosque denso y rico en musgo envuelto en la roca y senderos que conducen a un “balcón” en el valle para admirar toda la belleza de nuestro Molise.

L’itinerario proposto può essere arricchito di esperienze (guida turistica, musica, narrazioni, laboratori, visita di aziende locali ecc.) contattando la nostra associazione.

The proposed itinerary can be enriched with experiences (tourist guide, music, narrations, workshops, visit of local companies, etc.) by contacting our association.

El itinerario propuesto puede enriquecerse con experiencias (guía turístico, música, narraciones, talleres, visita de empresas locales, etc.) contactando con nuestra asociación.