“I GIARDINI DI MARZO”, DA MILANO A CAMPOBASSO L’EXPO DI PRIMAVERA” La primavera è ormai alle porte, perché non rendere omaggio alla bella stagione con la 1^ edizione del piccolo Expo molisano “I giardini di Marzo” organizzata dall’associazione “Il Villaggio della Cultura”? La rassegna avrà luogo dal 4 al 6 marzo nel salone dell’ente Fondazione Molise Cultura all’ex Gil di Campobasso. Si tratta della realizzazione di una piccola esposizione molisana che vedrà la presenza di appartenenti ai settori dell’artigianato, dell’alimentare, dell’ hobbistica e della moda, nonché di alcuni collezionisti di piante e fiori. Non sarà la solita fiera che tutti sono abituati a visitare ma l’intenzione degli organizzatori è quella di “scenografare” i saloni espositivi della Fondazione (con l’aiuto di vivai regionali) come una sorta di “giardino coperto”, fatto di aiuole, piante, fiori e percorsi verdi, in cui si caleranno tanto i visitatori quanto gli espositori stessi. Workshop, degustazioni, momenti di incontro, musica di sottofondo, un punto ristoro ed una mostra di oltre 100 dipinti figurativi haitiani e domenicani, faranno da corollario a questo scenario mai visto prima nel capoluogo.
CAMPOBASSO, SUCCESSO PER LA PRIMA EDIZIONE DELL’INIZIATIVA “VILLAGGIO DI NATALE” – Si è conclusa l’iniziativa organizzata dalla neo associazione socioculturale “Il Villaggio della Cultura”, che ha inaugurato il suo percorso, in prossimità delle festività di fine anno , con l’allestimento di un villaggio natalizio in Villa dei Cannoni a Campobasso. Un’iniziativa curata nel dettaglio e che racchiude in essa un duplice evento, il mercatino degli hobbisti in cui è stato possibile per molti acquistare oggetti tipici e particolari per i celebri regali natalizi e dall’altro per i più piccoli la casa di Babbo Natale, in cui i bambini hanno potuto consegnare al papà più conosciuto del mondo le letterine con i loro desideri.
“Il villaggio della cultura”, A NATALE UN INIZIO CON IL BOTTO – Il 24 Dicembre, alle ore 13,00, in Villa dei Cannoni si è chiuso “Il villaggio di Natale”, un evento unico, in tutti i sensi, ma diviso in due: “Il villaggio di Babbo Natale” e l’”Hobby Christmas Village”. Una manifestazione mai vista in città, non per la grandiosità (in effetti si trattava di una casetta di Babbo Natale e di sei banchetti), ma per la sua unicità. Era come se, una parte del Trentino, si fosse trasferito da noi. Abbiamo chiesto agli ideatori di raccontarci le loro emozioni e di tirare le somme di questo che, per la loro associazione, si spera sia solo il primo di una lunga serie di eventi da organizzare. La prima a descrivere le proprie sensazioni è Marica Mastropalo, presidente dell’associazione “Il villaggio della cultura”, con un Master in Creazione di Eventi.
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BIMBI IN FESTA – Animazione, spettacoli di magia, ombre cinesi, bolle di sapone giganti, sand art e laboratori creativi saranno il contenuto dell’evento “Bimbi in Festa” organizzato da “Il Villaggio della Cultura”. Due giorni di festa in cui divertimento e svago andranno di pari passo con la didattica e la formazione. Tra i vari eventi in programma anche una sfilata di moda, uno spettacolo di danza, musica e anche espositori di articoli per l’infanzia.
Non mancheranno anche incontri sui temi della sicurezza stradale, la lettura ed il libero sfogo di mente e corpo attraverso tecniche specifiche poste in essere da personale qualificato.
Ad ospitare l’evento saranno i tre saloni espositivi della Fondazione Molise Cultura di Campobasso.
I COLORI DELL’AUTUNNO – …un film avvincente, rilassante e da non perdere che si è aggiudicato all’unanimità l’Oscar per la migliore scenografia. “Il villaggio della cultura” non fa chiacchiere, ma fatti: porta alla ribalta i talenti nascosti e lo fa in contesti curati nei minimi dettagli dove nulla è lasciato al caso. La seconda edizione della Piccola Expo Molisana ne è la prova. Oggi questo e domani chissà…certo è che “Il villaggio della cultura” mantiene la parola dando ogni volta anche di più di quanto annunciato
IL VILLAGGIO DI NATALE 2016 – Più grande, più bello e più accogliente; un villaggio vero e completo quello dell’associazione culturale “Il villaggio della cultura” ormai al suo sesto evento e che, ancora una volta, non si smentisce e dimostra ciò che vale, regalando ai molisani la migliore manifestazione del cartellone natalizio del capoluogo
IL VILLAGGIO DI NATALE 2016 – Se Maometto non va alla montagna…. il Trentino viene a Campobasso! Progetto ambizioso? Forse. Ma sicuramente è il limite al quale tende la nuova iniziativa del Villaggio della Cultura, l’associazione che ci ha già deliziato con I colori dell’Autunno e che torna in piazza con Il Villaggio di Natale all’ex Villa dei Cannoni. Il programma è ricco, prevede musica, canti, balli, giochi e Babbo Natale che aspetterà i bambini nella sua casetta. Ciliegina sulla torta: alcuni simpatici cuccioli di Akita Inu. E poi naturalmente 15 banchetti in legno con hobbisti, artigiani ed esponenti del settore gastronomico, tutti rigorosamente molisani, ed una tensostruttura dove si svolgeranno gli eventi.
Nulla è lasciato al caso, tanto meno la scenografia: sagome di animali tipicamente polari, simpatici gnometti da tronchi di legno, alberi di Natale alternativi e un punto ristoro dove ci si potrà scaldare anima e corpo con cioccolata, castagne e vin brulé. Davvero da non perdere.
UNA TERRA CHIAMATA MOLISE – L’attesa è ormai agli sgoccioli. Venerdì 22 dicembre sarà finalmente online la prima puntata di ‘Una terra chiamata Molise’, il docufilm sulla ‘regione che non esiste’ che ha già riscosso un notevole successo con l’uscita del trailer prima e del teaser poi, raggiungendo in breve tempo tantissime visualizzazioni.
Undici mesi di lavoro per rendere noto il Molise a chi lo vive e a chi non sa neanche della sua esistenza, attraverso la storia di due ragazze, di cui una di origini molisane “in giro per la regione, alla ricerca del presente, ma anche del passato e delle proprie origini”.
Alla scoperta anche di quello che noi stessi molisani ‘ignoriamo’ per pigrizia o erroneamente dato per noto e che, invece, grazie a questo docufilm avremo modo di vedere attraverso gli occhi di due giovani turiste, come fossero un po’ anche i nostri.
L’obiettivo dell’associazione culturale “Il villaggio della cultura”, ideatrice del progetto e esordiente nel mondo del ‘movie’, è quello di avvicinare fisicamente e soprattutto emotivamente sempre più gente a questa terra […]
UNA TERRA CHIAMATA MOLISE – Promuovere le regioni o le località attraverso cinema e fiction è ormai quasi una moda, abbastanza efficace sul piano della promozione turistica. Vengono in mente i vari Don Matteo girati a Gubbio, Carabinieri girata a Città della Pieve, Basilicata coast to coast al cinema con Papaleo, Castellabate con Benvenuti al Sud e tanti altri. Il Molise di recente è comparso in maniera evidente soltanto sull’esilarante Sole a catinelle di Checco Zalone, e non troppo in veste promozionale…
Ma una fiction promossa da un’istituzione in Molise no?!
Se l’è chiesto anche l’associazione culturale campobassana “Il Villaggio della Cultura” che ha deciso di realizzare qualcosa capace di esaltare le eccellenze di questa piccola regione un po’ silenziosa ma ricca di risorse e di tesori nascosti nei borghi, nei siti archeologici, nella natura, a tavola e nelle botteghe artigiane.
Ecco allora “Una terra chiamata Molise”, docu-fiction che il gruppo si è messa a realizzare in totale autofinanziamento, con l’aiuto di alcuni sponsor privati che hanno creduto nel progetto, perché altre vie non sono state perseguibili. Una storia per promuovere il territorio in modo semplice ma efficace, portando una piccola terra sotto gli occhi del grande pubblico del web.
Chiaramente la fiction, per ovvi motivi di carattere economico ma anche perché Internet è ormai il veicolo più popolare, viaggerà sul web. Prima di Natale, secondo i programmi, potremo conoscere e seguire Marta e Cris, le due ragazze protagoniste, nel loro viaggio tra la gente i luoghi del Molise, con le emozioni della loro età.
UNA TERRA CHIAMATA MOLISE – “Il Molise c’è”: un concetto netto e definito da contrapporre al sarcastico e, a dire il vero, un po’ cinico “il Molise non esiste” così in voga soprattutto fra coloro che in Molise non hanno mai messo piede e misurano il grado di “esistenza” di un luogo soltanto dalla sua rilevanza mediatica. E’ l’obiettivo che si pone l’associazione culturale “Il Villaggio della Cultura” nata a Campobasso a novembre 2015 e forte di componenti che, già da diversi anni organizzano eventi in Molise e a Roma. La sua mission è quella di unire le forze per esaltare le eccellenze di questa piccola regione italiana misconosciuta e i suoi punti di forza, che sono tanti, fra natura, storia, borghi, archeologia, gastronomia.
Da qui l’idea di realizzare “Una terra chiamata Molise”, una docu-fiction per promuovere il territorio, qualcosa che non fosse il classico documentario o non solo una storia raccontata in più puntate, ma un mix di queste due cose volto a mostrare il Molise in modo semplice ma efficace, portando il grande pubblico a conoscere, attraverso il web, una terra meravigliosa di cui si parla talmente poco da essere additata come “il luogo che non c’è”. La scelta di un medium così potente, ma al tempo stesso così complesso, come Internet nasce ovviamente dal presupposto che la presenza sui mezzi contemporanei di comunicazione, soprattutto sui social network, abbia un imprescindibile valore trainante per qualsiasi luogo aspiri ad attirare visitatori, avendo però ben chiaro che il mezzo utilizzato non basta se al tempo stesso non si punta al coinvolgimento, alla interazione, in una parola alla creazione di una community che raccolga di buon grado il messaggio e lo amplifichi.
Abbiamo chiesto a Marica Mastropaolo, presidente dell’associazione “Il Villaggio della Cultura”, come è stato accolto in sede istituzionale questo progetto di marketing territoriale, e la risposta non ci ha affatto sorpreso: “Dietro i progetti ambiziosi, c’è sempre un lavoro immane da portare avanti. In Molise, però, ogni iniziativa che non sia supportata da ‘appoggi di un certo tipo’, diventa quasi un’impresa impossibile. Dal mese di febbraio fino a quello di maggio di quest’anno, la nostra associazione ha viaggiato in lungo ed in largo per la regione, al fine di presentare la sua idea alle amministrazioni comunali di più di trentacinque paesi. Complimenti, esclamazioni, meraviglia, ammirazione e poi…niente. Quando doveva giungersi ‘alla resa dei conti’ per gettare concretamente le basi per una fattiva collaborazione onde girare le scene nel Comune preso in considerazione, improvvisamente tutti sparivano lasciando un vuoto ed un silenzio che definire amari sarebbe un eufemismo”.
L’associazione “Il Villaggio della Cultura” però non si è arresa e di fronte a questa mancata risposta – un copione abbastanza scontato per chi vive la politica non come servizio ma come pura autoreferenzialità – ha deciso di giocare la carta delle aziende private, quelle che comunque avrebbe contattato perché, si sa, sono i privati, con il loro lavoro, a fare il territorio ed è andata avanti trovando pochi ma importanti sponsor che le consentissero di avere l’aiuto necessario per portare a compimento la sua iniziativa promozionale. “Il progetto è autofinanziato, ci teniamo a precisarlo – ha aggiunto la presidente Mastropaolo – ma sapere di poter contare sull’appoggio, prima morale e poi anche economico, di persone che, come noi, amano il Molise e vogliono vederlo emergere dal buio che lo attanaglia, è una spinta importante che ci ha permesso di non desistere dall’intento”.
Vediamo a questo punto il plot narrativo di una docu-fiction che sicuramente non mancherà di creare curiosità e interesse: Marta e Cris, le due giovani protagoniste, sono due ragazze allegre, vivaci e curiose unite da una profonda e sincera amicizia che insieme giungono in Molise per un viaggio che le conduce a conoscere la gente, i borghi e la storia. Marta è di origini molisane, suo nonno era di Macchia Valfortore e, prima di morire, le aveva fatto promettere di tornare in Molise (lei era stata qui solo una volta, all’età di cinque anni), per guardare questa regione con “occhi adulti” ed imprimerla dentro di sé.
E Marta “trascina” Cris in questa vacanza “diversa”, una vacanza che l’amica inizialmente non gradisce e che accetta di fare solo per non deluderla e non lasciarla sola. Ma Cris comprende subito come sia la terra dov’è “approdata” ed immediatamente inizia ad apprezzarla ed amarla, ad interessarsi ad essa ed a viverla con la dovuta passione. Critica, si lamenta ed ironizza su tutto quello che vede e fa, ma il suo è solo “un personaggio” che ha deciso di portare avanti per divertirsi quando Marta sbotta, un personaggio che, alla fine, lascerà il posto ai ringraziamenti più veri per aver trascorso delle giornate bellissime che tanto le hanno dato. Una trama semplice, fatta di battute veloci e simpatiche, di sguardi e di sorrisi, una trama volutamente “povera” che non mette in ombra lo scopo principale che gli autori vogliono raggiungere: mostrare il Molise. Marta e Cris viaggiano così da Termoli all’alto Molise con la macchina rossa “temporaneo regalo” della cara cugina Giulia e vedono posti, incontrano gente, conoscono storia, tradizioni, cucina e cultura di un luogo fino ad allora sconosciuto e che si rivela uno scrigno di bellezza e genuinità infinite. Attraverso i loro occhi e le loro emozioni viene raccontato il Molise.
Prima si accennava al ruolo determinante dei privati nella produzione della docu-fiction. Ebbene, essi non compariranno sotto forma di spot pubblicitari, ma avranno una parte vera e propria all’interno della storia: “Questo abbiamo detto quando siamo andati a proporre la nostra idea alle aziende – spiega Marica Mastropaolo – e questo le ha portate a decidere di essere con noi. Marta e Cris entrano nei B&B come fa qualunque turista, visitano musei e chiese, scoprono come viene lavorato il tartufo e quanto buoni siano i nostri confetti ed il nostro caffè in modo naturale, semplice, spontaneo e parlando con i titolari che diventano “attori nei loro stessi panni”. Promozione certo, ma nell’ambito di una storia che li metta in evidenza senza che vadano a inficiare la linearità del racconto gravando sullo spettatore”.
Intanto la produzione va avanti, in attesa del lancio su You Tube della prima puntata che, come le successive, sarà trasmessa su un canale appositamente dedicato, prossimamente on line, e anticipata da un breve promo sulla pagina Facebook (di seguito il video trailer della serie). Una scelta, quella del web, che come spiega ancora Mastropaolo “era praticamente obbligata, considerato il fine che vorremmo raggiungere, cioè raccontare il Molise rivolgendoci ad un target amplissimo. Non nascondiamo di puntare soprattutto ai giovani ed ai molisani sparsi nel mondo (non per nulla ogni dialogo sarà sottotitolato in inglese), ma è chiaro sia nostro intento avvicinare tutti, ma proprio tutti alla nostra regione, augurandoci che, attraverso quello che mostreremo, ogni gusto ed ogni interesse peculiare, vengano toccati e stimolati nel modo giusto. Pertanto, mandare in onda la nostra docu-fiction su un’emittente locale non avrebbe avuto molto senso. Internet è il “canale” migliore e più efficace affinché le puntate vengano viste da migliaia di persone in tutto il mondo e, tramite la condivisione che spero otterremo attravers social network come Facebook, ancor di più potremo assicurarci questo. Lo stiamo notando già adesso attraverso il numero sempre crescente di followers che seguono la pagina dedicata e costantemente aggiornata su Facebook. Abbiamo anche pensato di invitare i nostri followers a postare sulla pagina della docu-fiction, storie, leggende, pensieri ed opinioni relativi al Molise e ciò allo scopo di creare una grande community in cui regni sovrano l’amore per la nostra regione” […]
UNA TERRA CHIAMATA MOLISE – E’ una web serie interamente ambientata in Molise. Narra la storia del viaggio in Molise di due amiche – Marta e Cris – alla ricerca di quel legame mai spezzato tra Marta e la terra d’origine di suo nonno. Scritta e diretta da Marica Mastropaolo, ‘Una terra chiamata Molise’ nasce da un’idea di Silvio Giorgio. Di loro e dell’associazione di cui fanno parte, ‘Il villaggio della cultura’ di Campobasso, abbiamo parlato in questo post.
Le riprese, effettuate nei mesi di settembre e ottobre del 2017, sono durate in tutto dieci giorni. Da Termoli a Campobasso, passando per il lago di Guardialfiera, Sepino, Agnone, la storia e le leggende di questa terra, i centri storici, i monumenti, il cibo e il vino, i personaggi del passato, le tradizioni e l’accoglienza… tutto questo e molto altro è racchiuso in questa serie che scorre piacevole anche grazie al suo taglio leggero e ironico.
Le due attrici – Simona Gagliardi nel ruolo di Marta e Alessia Giallorenzo in quello di Cris – sono state scelte dopo un casting presso la Compagnia Teatrale Cast di Isernia. Per quanto riguarda le musiche, invece, le sigle iniziale e finale sono dei Patrios, un gruppo di Rocchetta al Volturno. Sono loro anche dei brani che fanno da sottofondo alle puntate, mentre alcuni sono di Tiziano Albanese, altro artista molisano.
Una terra chiamata Molise nasce “dalla sentita esigenza di dare alla nostra regione la visibilità che merita, sia fra i molisani stessi che al di là dei nostri confini”, spiega Marica Mastropaolo che prosegue raccontando uno dei momenti più belli durante le riprese. “Tutto l’excursus è stato gradevolissimo, coinvolgente e formativo per ognuno di noi. È stato divertente vedere i titolari delle aziende che ci hanno fatto da sponsor, partecipare senza ritrosia alla nostra opera, sia quando si è trattato andare a braccio che quando hanno dovuto imparare delle precise battute. Hanno dimostrato di essere spontanei, avere una mentalità molto aperta ed essere anche degli eccellenti attori! E ciò vale anche per altri che attori non sono, ma anche hanno voluto esserci, non per mania di protagonismo, ma per aver creduto fortemente in questo progetto” […]